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Il quartiere di Garbatella a Roma è uno dei quartieri più di tendenza, più a misura d’uomo e più ambiti.

Il riscatto di una zona ancora autenticamente popolare e dalle mille sorprese.

 

La nascita del quartiere Garbatella

 

“LA MANO AUGUSTA DI S.M. IL RE VITTORIO EMANUELE III, L’ENTE AUTONOMO PER LO SVILUPPO MARITTIMO E INDUSTRIALE E L’ISTITUTO DELLE CASE POPOLARI DI ROMA CON LA COLLABORAZIONE DELLE COOPERATIVE DI LAVORO AD OFFRIRE QUIETA E SANA STANA AGLI ARTEFICI DEL RINASCIMENTO ECONOMICO DELLA CAPITALE QUESTO APRICO QUARTIERE FONDATO OGGI XVIII FEBBRAIO MCMXX

 

Fu con la posa di questa pietra iscritta che si diede inizio ai lavori per l’edificazione della Borgata Giardino Concordia, meglio nota come Garbatella, il 18 febbraio del 1920.

Nata come città-giardino per i lavoratori delle fabbriche lungo la Via Ostiense, si sviluppò fino agli anni ’30 secondo logiche differenti dal progetto iniziale.

Negli anni però ha preservato alcune caratteristiche peculiari, come il rispetto per l’orografia del territorio.

Si trasformò ben presto in borgata per gli sfollati del centro storico e quartiere popolare dopo la seconda guerra mondiale.

Infatti grazie ai partiti di massa avrà una sua parte autorevole nella vita sociale della città.

La realizzazione e lo sviluppo della Garbatella furono possibili anche grazie all’inventiva e alla competenza di molte figure di spicco.

Parliamo di persone che operarono nel panorama artistico e architettonico della capitale, soprattutto a partire dagli inizi del ‘900.

Proprio dal punto di vista architettonico e urbanistico, il risultato ottenuto alla Garbatella è divenuto un vero e proprio “caso di studio” che ha ispirato e ispira architetti e urbanisti di tutto il mondo.

Si sposa, infatti, l’anima popolare, rurale e operaia alla ricerca architettonica.

Viene riconosciuto qui un vero e proprio nuovo stile architettonico, almeno relativamente ai primi fabbricati; ma, in generale, in tutto il periodo di edificazione del quartiere.

Si fanno strada vere e proprie espressioni e rimandi a correnti già affermatesi in Europa.

Parliamo, per esempio, della Bauhaus, l’architettura razionalista (Movimento Moderno e Razionalismo italiano, che rappresentava il movimento più moderno, in sintonia con le tendenze europee del funzionalismo).

Ancora il monumentalismo o “neoclassicismo semplificato”, che diventerà il  linguaggio architettonico del regime.

Un campo di sperimentazione veramente prolifico, soprattutto considerando che venne applicato in un contesto operaio, popolare, per creare alloggi di proprietà pubblica.

 

 

Quartiere-Garbatella      Roma-Garbatella

 

 

La passeggiata per il quartiere Garbatella

 

Passeggiando per le viuzze del quartiere, saltano subito all’occhio le molte aree verdi, le specie arboree secolari rispettate così come le altimetrie e le piccole valli, la lottizzazione che ha enfatizzato l’aspetto rurale.

Tutto questo permette di abbandonare, anche solo per un attimo, la dimensione caotica della metropoli per vivere una Roma verace, schietta, a volte stranamente silenziosa.

I soli, quasi dimenticati, suoni che è possibile udire dalle scalinate e nei cortili-stenditoi sono lo scorrere singhiozzante e pigro dei nasoni, le grida dei bambini che ancora oggi si rincorrono fra i lotti centenari, i profumi della cucina di un tempo, del bucato steso.

Il vociare degli anziani nei bar storici e quello delle mamme e nonne che richiamano i propri piccoli, in quei quasi 26 ettari di territorio dove tutti o quasi si conoscono.

All’interno di questo complesso abitativo composto da villini, palazzine, edifici polifunzionali e alberghi di transito, vivono forse ancora pochi, ma veraci, romani de Roma.

Appunto quelli che, a partire dagli anni ’20, lasceranno forzatamente le aree centrali della città per andare a popolare questa zona periferica sui colli di San Paolo.

Una zona così isolata eppure così vicina al centro storico.

Tra i quartieri di Roma con sviluppato senso di comunità, la Garbatella è spesso presentata come esempio di spirito identitario, mantenutosi nonostante la gentrificazione di altri Rioni popolari della Capitale.

Qui, infatti, tale fenomeno di rigenerazione urbana non ha raggiunto i livelli di Trastevere, Testaccio e San Lorenzo.

Né la borgata ha subìto processi di emarginazione o grandi flussi di immigrazione.

Questo perché la proprietà pubblica e poi l’alienazione delle case agli ex assegnatari Iacp ha permesso un graduale ricambio generazionale tutto interno alle stesse classi sociali.

Negli ultimi anni, comunque, scomparse alcune antiche famiglie e molti dei suoi “pionieri”, la Garbatella si avvia a divenire un quartiere mediamente di lusso.

Tutto ciò avviene tramite il riscatto di appartamenti e villini dagli ex locatari e la messa in vendita con alti costi al metro quadro.

 

Le opinioni degli intellettuali su Garbatella

 

Tanti sono stati (e sono tutt’ora) gli attestati di stima di intellettuali, letterati, registi, artisti, non da ultimo l’architetto Stefano Boeri (architetto milanese autore del Bosco Verticale nel capoluogo lombardo).

Egli ha parlato di “piccolo miracolo di vivibilità”, riferendosi tanto all’aspetto architettonico-urbanistico, quanto all’aspetto sociale, ai luoghi di incontro giovanili e non, vecchi e nuovi, che da sempre caratterizzano la borgata.

Parliamo, infatti, di palestre, oratori, cinema-teatro, bagni pubblici, bar e forni e oggi hub culturali, centri sociali.

Tutti luoghi aggregativi che fungono, talora, anche da supporto alle famiglie in difficoltà, in collaborazione con il Municipio Roma VIII.

Garbatella è, dunque, un tesoro architettonico, è un’idea di città a misura d’uomo, un modo di relazionarsi col prossimo, un’identità collettiva e un senso di appartenenza.

Una vera e propria isola nella città dove certo ci sono problemi e contraddizioni, ma dove il senso di comunità è straordinariamente forte.

A Garbatella non ci sente mai soli!

 

 

   

 

 

Alla scoperta di Garbatella: itinerario perfetto de i Viaggi di Adriano

 

100 anni di vita vissuta, di storia, architettura, arte, passioni e cucina.

100 anni di Garbatella che scoprirai nella nostra visita guidata, condotta appositamente dalla nostra guida abitante della zona.

Attraverserai i giardini più curati, le strade e le piazzette più particolari, le stesse che hanno AFFASCINATO intellettuali e scrittori come Pasolini e Carlo Levi.

Apprezzerai la street-art, il barocchetto romano, il razionalismo-futurismo, il suo aspetto popolare-rurale e scoprirai i dettagli e l’essenza di questo “quartiere paese”.

Soprattutto potrai scoprire aneddoti e racconti, quelli che di solito le guide non narrano e che noi ti sveleremo in questa affascinante passeggiata nel cuore pulsante di Roma.

 

 

   

 

 

 

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